00 31/12/2009 20:16
ahahah Non so quanto la stampa abbia distorto la notizia originale, ma ricordo che, PROPRIO su questo argomento, feci una conferenza al museo, il cui "estratto" fu riportato poi su "Il Secolo XIX", il giornale di Genova. Ho ancora la pagina, da qualche parte....

Allora:

Apophis passerà, nel 2029, vicino alla Terra. Non ricordo la distanza esatta, ma diciano 20/30.000 km.
Le incertezze su questo avvicinamento sono dell'ordine del centinaio di km, la meccanica celeste è una disciplina MOLTO precisa.
Quindi un piccolo spettacolo (sarà visibile ad occhio nudo) ma nessunissimo pericolo.
PERO'
Passando vicino alla Terra, la sua orbita sarà un po' deviata. Pochissimo, ma sarà deviata, e PIU' passerà vicino, e PIU' sarà deviato.
Nell' "incertezza" dell'avvicinamento del 2029, c'è una piccolissima "finestra", strettissima. Se Apophis si infilasse PROPRIO lì dentro, la deviazione subita sarebbe tale da portarlo, nel 2036, a sbattere sulla Terra.
Ora, le probabilità di "infilarsi" in quel buco di serratura, oggi, sono meno di una su duecentomila. Più tempo passa, meglio sarà conosciuta l'orbita di Apophis, più preciso sarà il calcolo.
SE però Apophis disgraziatamente si infilasse in quella finestra, DOPO sarà troppo tardi per evitare l'urto, non ci sono possibilità reali di deviarlo in maniera sufficiente.
Invece, se lo dovessimo deviare PRIMA, basterebbe una sonda lanciata contro con una bomba H, ad incontrarlo a milioni di km da qui (l'urto si vedrebbe SOLO col telescopio) per deviarlo quel tanto che basta per NON farlo entrare in quel maledetto buco di serrratura.
Comunque è monitorato di continuo, se ci fosse davvero pericolo lo farebbero. Però la tentazione di finire sulle prime pagine è sempre troppo forte, per qualcuno che si atteggi a "stigmatizzatore"...
Ciao
[Modificato da sesquiossidodip 31/12/2009 20:17]
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si potrebbe fare del buon giornalismo anche rispettando la grammatica