Ligabue si festeggia con una ballata rock lunga 50 anni di vita
Blek, Lavorini e la «prima volta» per un’autobiografia in musica
Ligabue si festeggia con una ballata rock lunga 50 anni di vita
Blek, Lavorini e la «prima volta» per un’autobiografia in musica
MILANO—Nel tempo, dalla piccola Correggio si è incamminato sulla strada dei Sogni di rock n’roll (che a volte si realizzano) finendo per far «ballare sul mondo» migliaia e migliaia di persone. Nel tempo, bevendo lambrusco e sgranocchiando pop corn, magari qualche volta chiedendo a Dio se avesse un attimo per lui, è diventato un buon compagno di viaggio di tutti quelli che si sentono meno soli con le sue canzoni. Nel tempo, lavorando sui polmoni, Luciano Ligabue è arrivato a spegnere cinquanta candeline, facendo lui un regalo ai suoi fan: un album di inediti previsto per il 7 maggio.
Prima dell’uscita, però, il Liga ha chiesto a Walter il mago di tirare fuori dal «cilindro truccato» una sorpresa per il suo pubblico: il testo di Nel tempo, (eccolo) brano nuovo di zecca che sarà contenuto nel prossimo disco. E allora, Buon compleanno Elvis (anzi, Luciano). Oggi Ligabue compie mezzo secolo, che in qualche modo ha condensato nella canzone scritta forse proprio per cercare di fotografare quei piccoli/grandi ricordi che hanno attraversato la sua vita. Parte da lontano, il rocker italiano, da quando ha ancora i calzoni corti. E gli viene in mente che lui è cresciuto con Zorro, Braccobaldo, Belfagor e Carosello, immagini spensierate «sporcate» da un fattaccio, l’uccisione del dodicenne Ermanno Lavorini nel 1969: Ligabue ha meno di dieci anni, ma per lui «dopo niente è stato come prima».
Nel tempo è proprio una sorta di cronologia in pillole: spunta la Fiat 1100 del papà e, mischiando le emozioni, nel verso successivo la mente del cantautore scivola verso quella «prima volta, non l’avevo neanche scelta». «Io non scrivo canzoni di cronaca », ha ripetuto di recente Ligabue. E Nel tempo non è che lo sia, però evidentemente nei suoi 50 anni di vita Ligabue non può dimenticare lo strazio collettivo procurato dalle stragi di Falcone e Borsellino. Così come nel testo non possono mancare gli anni ’70, perché lì Luciano non è più un ragazzino e c’è con più coscienza, anche se «a mio modo e col mio passo».
E in poche righe passa in rassegna il «processo» politico a Francesco De Gregori (durante un concerto a Milano, alcuni gruppi extraparlamentari lo accusano di arricchirsi sfruttando temi cari alla sinistra), il concerto dei Police a Reggio, l’uccisione di Aldo Moro. Forse in quel periodo incomincia ad abbozzare i primi accordi per le future canzoni, ma la sua stellina senza cielo non è ancora comparsa ad illuminargli la strada giusta. I primi bagliori fortunati si iniziano a vedere nel 1987, anno di incisione del singolo «Anime in plexiglass» e «Bar Mario». Ancora tre anni di attesa e con il primo album «Ligabue» appare l’alba dei successivi 20 anni di successi. Che non sono solo musicali, ma anche cinematografici (Radiofreccia e Da zero a dieci) e letterari (Fuori e dentro il borgo, La neve se ne frega, Lettere d’amore nel frigo).
Certo, seguendolo solo Su e giù da un palco, sembra che Luciano abbia percorso indenne la sua strada scansando amarezze e delusioni. Eppure non deve essere andata proprio così, se agli inizi della carriera cantava «non è tempo per noi e forse non lo sarà mai». Invece le sue ballad, il suo rock della pianura emiliana, i suoi testi dal sapore malinconico gli hanno dato regione. Stadi, teatri e palasport sempre pieni; premi di ogni genere; il mega concerto del 2005 a Campovolo con 180mila spettatori; record di vendite degli album e settimane di presenza in classifica. Il tutto conquistato a volte Urlando contro il cielo, altre volte facendo i conti con Il giorno di dolore che uno ha.
Nella nuova canzone Ligabue confessa: «Tutte quelle foto che non ho, ne ho scattate solo un po’, non ne ho mai avuto il tempo». Chissà che non siano le stesse fotografie che ha messo via, «che prenderanno polvere, sia sui rimorsi che rimpianti, che rancori e sui perché». Comunque sia, 50 anni sono un bel traguardo, «con tutti quegli scherzi che fa il tempo», e serve ancora la forza «per rendere leggero il peso dei ricordi». Forse per questo Luciano ha preferito evitare qualsiasi celebrazione per il suo compleanno. Tanto la festa è solo rimandata, magari alla prossima tournée.
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Ma il cielo è sempre più blu...
C'è solo l'Inter!!