Eravamo 4, 5 o 6 coppie,
eravamo un gruppo,
un calderone d’amicizia,
ragazze toste, maschi insicuri,
ma una cosa era importante,
eravamo il “Gruppo di Piazza Dante”;
tramite Sasà ho conosciuto Nello,
e tramite lui il buon Peppe,
e del Peppe le sorelle
e di queste le amiche.
C’è stato subito feeling,
e facevamo filone per stare
al mattino a sentir canzoni,
a giocare a carte e a guardare,
in casa di Peppe,
le sue intriganti sorelle;
poi si usciva talvolta,
o da soli, o in gruppone,
senza coppie prefissate
le unioni non erano ancora nate;
mi ricordo di Pia,
e Silvana,
e Cecilia,
e poi la piccola Anna,
le schermaglie con Nello
ancora infatuato di Mariella,
e gli “strilli”, fra Licia e Mariella,
Cecilia e Pia a pizzicare Peppe,
Sasà sornione, Paolo tranquillo,
come conoscessero già il futuro.
Fondammo, sia pure col pensiero
una società a responsabilità illimitata,
illimitata nel tempo,
la SA.LU.PA., tratta dai nostri nomi,
società d’affetto,
che ancora esiste!
Mò, m’aggia fermà,
asinò addivent’ triste!