13/03/2010 14:53 |
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| | | OFFLINE | | Post: 232 | Registrato il: 04/01/2010 | Città: LIMBIATE | Sesso: Maschile | Apprendista | |
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QUELLA VOLTA CHE IL GRANDE SALVADOR DALÌ TENNE UN CONFERENZA IN UNO SCAFANDRO DA PALOMBARO (E PER POCO NON CI RESTA DENTRO)
Nel 1936 il pittore surrealista Salvador Dalì viene invitato a Londra per tenere una conferenza. L'artista amava stupire il suo pubblico, e quindi si presenta in sala con addosso uno scafandro da palombaro e accompagnato da due alani russi.
Nell'immaginario di Dalì l'equipaggiamento marino doveva essere metafora della sua discesa nelle profondità dell'inconscio, ma va ricordato che gli scafandri degli anni '30 non somigliavano affatto alle mute da subacqueo di oggi: erano per ingombro assai più scomodi. D'altronde, servivano a camminare in fondo agli oceani, e per tirarli su ci voleva l'argano di una nave.
Dalì arriva alla conferenza nel suo costume di ferro. L'ingresso non è trionfale come previsto: le scarpe da palombaro sono tanto pesanti che alcuni amici devono aiutarlo a raggiungere il palco. Anzi, lo trasportano proprio a braccia, e lo posizionano di fronte al microfono.
A questo punto il celebre pittore si rende conto che dietro il casco di metallo e vetro non può fuoriuscire alcun suono. Nessuno potrà ascoltare il suo intervento. E ora? Non importa, lui da là dentro parla lo stesso.
La gente assiste interessata al discorso di questo tizio muto vestito da sommozzatore. Nello scafandro fa un caldo boia, e manca l'aria: Dalì si sente male. Comincia ad agitarsi per avvisare del pericolo. Ma la sua mimica disperata viene presa come parte dell'esibizione. Qualcuno ride, tutti gli altri applaudono festanti. "Bravo, bravo!"
Sarebbe forse la morte più cretina della storia, se la moglie non si accorgesse di cosa stia succedendo davvero. Brusio in sala, si smette di applaudire, si tenta di liberare l'artista. "Attenzione ragazzi che qui il Maestro ci lascia le penne." Ma l'elmo, avvitato per bene, resiste. Prima provano a forzarlo con delle leve, poi lo prendono perfino a martellate, sempre più forte. Il casco, con la testa di Dalì all'interno, risuona come la campana di una chiesa.
Epilogo. Morirà più di mezzo secolo dopo. |